La Carta di Milano, presentata dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali in data 28 aprile 2015, riconosce che «il cibo svolge un ruolo importante nella definizione dell‘identità di ciascuna persona ed è una delle componenti culturali che connota e dà valore a un territorio e ai suoi abitanti». Occorre pertanto «considerare il cibo un patrimonio culturale e in quanto tale […] valorizzarne origine e originalità con processi normativi trasparenti».
Ambiente, alimentazione, sicurezza alimentare, qualità e tipicità, diritto alimentare sono oggetti di ricerca, profondamente interdipendenti; così è per la diversità alimentare, un vero e proprio valore-sistema a tutela di interessi che sono nel contempo ecologici, sociali e culturali.
Domani a Sassari il Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura ospita su questi temi l’intervento del Prof. Massimo Monteduro, dell’Università del Salento, su Diritto dell’agro-ecologia e tutela della diversità. La sala del Centro Didattico del Dipartimento di Giurisprudenza in Viale Mancini 5 a Sassari sarà collegata in videoconferenza con la sede Uninuoro in Via Salaris.
Introducono i lavori i Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari, e il Prof. Massimo Occhiena, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari.
Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.
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