Terre Civiche: Ambiente, Comunità, Coesione Sociale e Sviluppo Territoriale

Terre Civiche: Ambiente, Comunità, Coesione Sociale e Sviluppo Territoriale

Il grande dibattito sui beni comuni, che sottraendosi alla distinzione tra beni pubblici e beni privati appartengono ad una comunità diffusa, dimostra come esista un’altra proprietà rispetto a quella classica, espressione tipica del pensiero liberale e come questa discussione meriti di essere arricchita dall’esperienza maturata dalla storia millenaria degli assetti tradizionalmente definiti come usi civici.

La persistenza degli assetti proprietari collettivi rende evidente come la loro evoluzione storica sia stata in grado di elaborare una disciplina che ha contribuito alla tutela del paesaggio ed alla protezione di vaste aree dal punto di vista ambientale. La riflessione sugli assetti fondiari collettivi e sul loro regime caratteristico, nel quale la proprietà dei beni che compete alla comunità di abitanti del luogo, è scissa dalla loro amministrazione di cui è titolare l’ente esponenziale della collettività, offrono un valido contributo alla definizione di una possibile disciplina dei beni comuni.

Le proprietà collettive e i diritti collettivi derivanti manifestano infatti una prevalenza della solidarietà comune sull’individualismo del singolo e presentano un valore d’uso con un rilievo maggiore rispetto al loro valore di scambio. Permettono inoltre di operare una valutazione sui poteri conferiti dall’ordinamento agli enti esponenziali della collettività per assicurare una proficua relazione tra popolazione e spazio insediativo. In tal senso, è possibile condurre un interessante approfondimento orientato secondo un’ottica di coesione sociale e di sviluppo territoriale.

Il Centro Studi della Sardegna sulle Terre Civiche, istituito nel 2014 dal Dipartimento di Agraria dell’Ateneo e con sede a Nuoro, organizza 2 giorni di Seminario sul tema. Le Terre Civiche costituiscono un patrimonio di circa 300 mila ettari in Sardegna, e di alcuni milioni di ettari su scala nazionale. Le caratteristiche contenute nel titolo del seminario verranno approfonditi sotto i due angoli visuali: giuridico e socio-economico. Ai contributi di natura scientifica vengono inoltre associati quelli di carattere operativo. L’attenzione verso questi ampi territori è importante al fine di proporre opportunità di sviluppo economico-sociale.

Al seminario parteciperà il Prof. Domenico D’Orsogna – Ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università di Sassari e Direttore Scientifico del DECA Master – ed altri esperti di economia, del settore e di amministratori, incluso il Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica, Prof. Paolo Grossi.

Ecco l’invito e il programma completo delle due giornate.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Il Museo Presidio e Centro di Interpretazione del Territorio, Articolo della Prof.ssa Roberta Piccinelli per Nuove Alleanze

Il Museo Presidio e Centro di Interpretazione del Territorio, Articolo della Prof.ssa Roberta Piccinelli per Nuove Alleanze

Nel museo italiano oggi esistono nuove forme di interpretazione e di comunicazione del patrimonio che garantiscono la specificità del territorio o dell’edificio storico. Un’analisi della relazione tra territorio e museo è d’obbligo per capire le dinamiche odierne esistenti all’interno del museo stesso.

Nell’articolo pubblicato su Nuove Alleanze, Roberta Piccinelli, docente di Museologia nella Università degli Studi di Teramo e al DECA Master, analizza l’evoluzione del rapporto tra museo e territorio, iniziato negli anni settanta quando a Brera viene organizzata una mostra intitolata “Processo per il museo”. La mostra aveva lo scopo di portare all’attenzione del pubblico proposte concrete per un uso realmente sociale del museo e per sottolineare il legame del museo con il territorio.

Questo rapporto viene ribadito e rafforzato negli anni ottanta, per poi svilupparsi e consolidarsi negli anni novanta, quando “risulta sempre più determinante l’intreccio tra valore culturali, storiche e di identità del patrimonio archeologico e la sua valenza di risorsa economica”. La contrazione della spesa statale, inoltre, determina il bisogno di discutere sull’importanza di un’innovazione della gestione del museo, aprendo ai privati e decentrando la titolarità delle funzioni amministrative.

Roberta Piccinelli spiega che, anche per l’esistenza di uno “sviluppo sostenibile”, l’importanza del territorio come complesso di “risorse produttive” ambientali e culturali causava un aumento della considerazione del patrimonio culturale come fattore di ricchezza non solo rispetto al turismo, ma anche per la qualità distintiva e per la competizione di mercato dei prodotti industriali e artigianali. Poteri pubblici e imprese private maturano un interesse per la valorizzazione dei beni culturali distintivi delle diverse aree. Allo stesso modo, si apre un’accesa competizione di marketing territoriale fra le diverse località nell’intento di incentivare i flussi turistici, attrarre stakeholders e investimenti e promuovere i prodotti locali.

Numerose le leggi, le norme attuative e le iniziative relative al futuro dei musei: discussa e allo stesso tempo molto importante fu la legge n. 589 del 1997 che affermò la sussidiarietà verticale e orizzontale e previde il trasferimento agli enti territoriali della gestione dei musei statali. Ma ci furono anche raccomandazioni da parte dell’UNESCO, furono nominate commissioni regionali e ministeriali e gli argomenti sono stati trattati in più di una conferenza, come la 24° Conferenza Generale di ICOM Milano del 3-9 luglio 2016, le cui tappe preparatorie intermedie si sono tenute a Nuoro (30 settembre 2013) e a Siena (7 luglio 2014).

L’articolo integrale di Roberta Piccinelli, contenuto nel volume “Nuove Alleanze: diritto ed economia per la cultura e l’arte”, è consultabile a questo link.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Politiche Urbanistiche e Gestione del Territorio. Tra esigenze del Mercato, Coesione Sociale e Perequazione Urbanistica. Materiali per la Comparazione Giuridica

Politiche Urbanistiche e Gestione del Territorio. Tra esigenze del Mercato, Coesione Sociale e Perequazione Urbanistica. Materiali per la Comparazione Giuridica

Avrà luogo oggi nella sede dello Urban Center di Bologna (Piazza del Nettuno) il seminario di presentazione dei volumi “Politiche urbanistiche e gestione del territorio. Tra esigenze del mercato e coesione sociale” e “Perequazione urbanistica. Materiali per la comparazione giuridica”.

Rispettivamente a cura del Prof. Paolo Urbani e del Prof. Domenico D’Orsogna, i volumi rappresentano un resoconto delle ricerche condotte nell’ambito del Progetto di rilevante interesse nazionale (PRIN 2009) sul tema “Politiche urbanistiche e gestione del territorio tra esigenze del mercato e coesione sociale”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica.

I responsabili del Progetto hanno deciso di continuare la positiva esperienza di collaborazione scientifica e di offrire agli studiosi un ambiente di approfondimento e dibattito sui temi legati al territorio, inteso come scenario giuridico nel quale si muovono i fatti dell’economia e della società, nella convinzione che il “diritto del territorio” costituisca il laboratorio privilegiato di rilevazione e ordinazione della continua tensione tra la libertà di iniziativa economica privata e le esigenze dell’ordinamento di tutelare gli interessi generali della collettività, onde evitare il contrasto con l’utilità sociale e indirizzare e coordinare le azioni umane a fini sociali.

La Collana pubblica studi e ricerche contributi innovativi e originali al dibattito scientifico sul diritto del governo del territorio e delle amministrazioni pubbliche. Le opere sono accolte in considerazione del rigore nell’approccio metodologico, della consistenza delle tesi sostenute e dell’indagine critica sulla letteratura esistente. La selezione è operata dai Direttori della Collana, i quali si avvalgono di almeno due revisori esterni, ai quali i manoscritti vengono inviati in forma anonima, con sistema di referaggio cosiddetto doppio cieco (double blind peer review).

Il volume “Perequazione urbanistica. Materiali per la comparazione giuridica”, a cura del Prof. Domenico D’Orsogna, ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università di Sassari e Direttore del DECA Master, è stato pubblicato con i fondi del PRIN 2009 e con il contributo del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Sassari e dell’Osservatorio di Diritto della Cultura del Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari nella Sardegna Centrale – UniNuoro.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura: “Sviluppo Economico su Base Culturale: Teorie e Pratiche”

Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura: “Sviluppo Economico su Base Culturale: Teorie e Pratiche”

La cultura ha fondamentali implicazioni rispetto alle dinamiche di sviluppo di un territorio, e agisce a livello profondo nella promozione del suo benessere sociale ed economico: rinegoziando la percezione individuale e collettiva dei luoghi, e riabilitando aree degradate o marginalizzate; incrementando le potenzialità cognitive e stimolando il potenziale individuale e collettivo in termini di produzione innovativa; operando nella valorizzazione sostenibile di patrimoni materiali e immateriali; aumentando la qualità percepita dell’ambiente naturale e antropizzato.

Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare dibattito e progettualità, il Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura prosegue il ciclo di approfondimento degli aspetti giuridici ed economici del settore culturale con la conferenza dal titolo “Lo sviluppo economico su base culturale: teorie e pratiche”, a cura del Prof. Guido Ferilli, una delle voci più autorevoli del panorama nazionale in materia di economia della cultura e sviluppo locale su base culturale.

Docente presso IULM (Milano), Ferilli svolge attività di ricerca in Italia e all’estero (es. Ecuador, Svezia, Giappone dove ha lavorato sull’evoluzione della produzione culturale e creativa dopo il terremoto dell’11.03.2011) ed è consulente per la progettazione comunitaria nel settore culturale.

Nell’incontro programmato presso la sede Uninuoro in Via Salaris (NU), il Prof. Ferilli affronterà il tema delle logiche di investimento, rischio e sperimentazione, presupposti necessari dello sviluppo basato su cultura e conoscenza. Introduce i lavori il Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari. La sala di Uninuoro sarà collegata in videoconferenza con il centro didattico del Dipartimento di Giurisprudenza in Viale Mancini 5, a Sassari.

Scaricate il programma di interventi e il calendario di iniziative del Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura a questo link; oppure scaricate la locandina della conferenza a questo link.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

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Cultura, Diversità e Agroecologia al Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura

Cultura, Diversità e Agroecologia al Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura

La Carta di Milano, presentata dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali in data 28 aprile 2015, riconosce che «il cibo svolge un ruolo importante nella definizione dell‘identità di ciascuna persona ed è una delle componenti culturali che connota e dà valore a un territorio e ai suoi abitanti». Occorre pertanto «considerare il cibo un patrimonio culturale e in quanto tale […] valorizzarne origine e originalità con processi normativi trasparenti».

Ambiente, alimentazione, sicurezza alimentare, qualità e tipicità, diritto alimentare sono oggetti di ricerca, profondamente interdipendenti; così è per la diversità alimentare, un vero e proprio valore-sistema a tutela di interessi che sono nel contempo ecologici, sociali e culturali.

Domani a Sassari il Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura ospita su questi temi l’intervento del Prof. Massimo Monteduro, dell’Università del Salento, su Diritto dell’agro-ecologia e tutela della diversità. La sala del Centro Didattico del Dipartimento di Giurisprudenza in Viale Mancini 5 a Sassari sarà collegata in videoconferenza con la sede Uninuoro in Via Salaris.

Introducono i lavori i Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari, e il Prof. Massimo Occhiena, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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